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- Scritto da Giuseppe BRUNO, Avvocato
Diritto all'insegnante di sostegno e terapista ABA studente autistico
Salve a febbraio 2020 a mio figlio è stato diagnosticato un disturbo dello spettro autistico... A febbraio la neuropsichiatria di riferimento dell’ASP ci fa il certificato per richiedere la maestra di sostegno in attesa da parte dell’INPS del riconoscimento dell'invalidità... Purtroppo con il lookdown abbiamo dovuto sospendere tutta la procedura del riconoscimento dell'invalidità che abbiamo ripreso nel mese di agosto e che celermente l'INPS ha riconosciuto, articolo 3 comma 3 per quanto riguarda la 104 e ci ha riconosciuto anche l'indennità di frequenza.
Il problema sorge adesso che è iniziata la scuola perché dopo l'ennesima PEC non riusciamo ad avere risposta in merito alla maestra di sostegno che al momento ancora non è presente. Vorrei delucidazioni in merito alla nomina della maestra di sostegno (tutto quello che c’è da sapere per un confronto verbale con il dirigente scolastico, in modo da non farmi prendere in giro con risposte farlocche)
Delucidazioni in merito a una richiesta invia a scuola per la presenza della terapista ABA 1 ora al GG tutti i GG.
A mio parere, parlo per esperienza, il problema potrebbe essere semplicemente che la pec della segreteria della scuola non viene letta dal personale in servizio … oppure non funziona correttamente! Consiglio di presentare la documentazione personalmente in segretaria scolastica!
Secondo la normativa italiana hanno diritto ad avere l'insegnante di sostegno gli alunni in “stato di handicap” o “stato di handicap in situazione di gravità (articolo 3 comma 3 legge 104/92)” che presentano i requisiti previsti dalla legge 104/1992.
Per averne diritto tuttavia occorre produrre e presentare alla Scuola la certificazione medica che attesta la patologia dell’alunno e la sua gravità, dati in base ai quali vengono stabilite le ore di sostegno che spettano a ciascuno.
Occorre presentare alla scuola innanzitutto il verbale della commissione medica della ASL che ha riconosciuto la disabilità con connotazione di gravità, ai sensi dell'articolo 3 comma 3 della legge n. 104/92.
Non solo, occorre presentare la certificazione medica rilasciata dall’ASL dove si attesta che la minoranza fisica, psichica o sensoriale è stabile e progressiva e che tale patologia causa difficoltà nell’apprendimento, nelle relazioni sociali e nell’integrazione.
Tutte queste certificazioni devono essere chieste all’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile e dell’Età Evolutiva della propria ASL di appartenenza; i funzionari della Asl hanno il compito di guidare i genitori sulla documentazione necessaria ed i certificati da produrre da consegnare all’Istituto nel quale vogliono iscrivere il figlio.
Avete presentato tutta la documentazione medica prescritta dalla vostra ASL, Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile e dell’Età Evolutiva.
A disposizione per esaminare la documentazione medica, cancella pure i dati personali prima dell'invio.
Una volta presentata la documentazione medica, il dirigente scolastico chiederà il supporto della Asl.
Per le ore dell’insegnante di sostegno da assegnare ad un alunno “certificato”, gli operatori sanitari individuati dalla ASL e dal personale insegnante della scuola, in collaborazione con i genitori, in sede di formulazione del “Piano Educativo Individualizzato” (PEI), elaboreranno proposte relative alla individuazione delle risorse necessarie.
Una volta formalizzato il PEI, il Dirigente Scolastico inoltra la domanda all’Ufficio Scolastico Regionale (USR) e all’Ufficio Scolastico Provinciale (USP) per l’assegnazione del monte ore alla scuola, che distribuirà tra le classi frequentate da alunni con disabilità, sentito anche il parere del GLHI (Gruppo di Lavoro Handicap di Istituto), a condizione che tale gruppo di lavoro sia stato costituito nell'istituto scolastico.
Il docente di sostegno sarà quindi assegnato alla classe in contitolarità con i docenti, all’alunno certificato.
La terapista ABA?
È possibile far accedere la terapista ABA in classe previa progettazione condivisa e concordata con la famiglia dell’alunno, autorizzata dal Dirigente Scolastico e opportunamente comunicata ai genitori degli altri alunni.
La presenza della terapista ABA deve essere prevista nel piano educativo individualizzato.
Il professionista, ovviamente, è tenuto a limitarsi alle azioni concordate e declinate nel progetto, rispettando la privacy degli alunni presenti nella classe.
Nel caso di alunni con autismo, per i quali i genitori hanno adottato la tecnica comportamentale ABA (Applied Behavioral Analysis), secondo la giurisprudenza consolidata, è riconosciuta la presenza diretta per tre ore al mese presso il domicilio e tre ore al mese presso il plesso scolastico di un supervisore, esperto ABA-VB munito di certificazione BCBA.
A disposizione per esaminare la documentazione inviata all'istituto scolastico.
A disposizione per chiarimenti ed approfondimenti.
Cordiali saluti.