Il canone rai, prescrizione, esonero, rimborso, scadenza dichiarazione e decorrenza degli effetti

 

Indice:

1.Premesse generali e normativa di riferimento

L’articolo 1, comma 153, della legge 28 dicembre 2015, n. 208, nel modificare l’articolo 1, comma 2, del regio decreto-legge 21 febbraio 1938, n. 246, ha introdotto nel nostro ordinamento giuridico la presunzione di detenzione dell’apparecchio televisivo nel caso in cui esista un’utenza per la fornitura di energia elettrica nel luogo in cui il soggetto ha la propria residenza anagrafica ed ha previsto il pagamento del canone TV in dieci rate mensili, mediante addebito sulle fatture emesse dalle imprese elettriche (canone pari a 70 euro annui).
Di conseguenza, i titolari di utenza di fornitura elettrica a uso domestico residente si trovano addebitato, automaticamente, il pagamento del canone nelle fatture per la fornitura di energia elettrica. Questa presunzione non opera per gli anni antecedenti al 2016, ossia la suddetta normativa non ha effetti retroattivi, ai fini di eventuali richieste da parte dell'Agenzia delle Entrate.

2.Termini di prescrizione del canone rai e della richiesta di rimborso del canone pagato e non dovuto

Qual è il termine di prescrizione del canone RAI?
In caso di pagamento del canone RAI in misura superiore a quanto dovuto ovvero nelle ipotesi di esenzione, entro quanti anni è possibile presentare la domanda di rimborso?
Secondo la Corte di Cassazione sentenza del 29 novembre 2023 n. 33213, anche per il canone, come per altri tributi, trattandosi di un credito erariale, la relativa riscossione si prescrive nell'ordinario termine decennale ai sensi dell'articolo 2946 del codice civile, anziché in quello breve quinquennale.
Pertanto anche la domanda di rimborso del canone RAI, deve essere presentata entro lo stesso termine prescrizionale decennale.

Quali sono i casi di esonero dal pagamento del canone RAI?

Casi di esonero dal pagamento del canone RAI

Non detenzione di alcun apparecchio televisivo
In questo caso si deve presentare una dichiarazione all’Agenzia dell’Entrate per comunicare che, pur avendo un'utenza elettrica, non si possiede un televisore.

Cittadino titolare di utenza elettrica residenziale con età anagrafica di almeno 75 anni e con un reddito annuo proprio e del coniuge non superiore complessivamente a 8.000 euro e senza conviventi titolari di un reddito proprio (tranne colf e badanti).

Cittadino che beneficia di una delle convenzioni internazionali vigenti (militare, diplomatico etc etc)

3.Scadenze per l'invio della dichiarazione di non detenzione di un televisore

Quali sono le scadenze per inviare la dichiarazione di non detenzione del televisore all'Agenzia delle Entrate?

Scadenza invio dichiarazione di non detenzione televisore all'Agenzia delle Entrate

Decorrenza effetti della dichiarazione di non detenzione ai fini dell'esenzione dal canone RAI

dal 1º febbraio al 30 giugno 2024

esonera dall’obbligo di pagamento per il secondo semestre del 2024

dal 1º luglio 2024 al 31 gennaio 2025

esonera dall’obbligo del pagamento per l'anno 2025

Entro il mese successivo dall'attivazione della nuova utenza

Esonera dall'obbligo del pagamento del canone RAI sin da subito

Successivamente al mese successivo all'attivazione della nuova utenza

Esonera dall'obbligo del pagamento secondo il momento di decorrenza degli effetti ordinario di cui alle prime tre righe della presente tabella

Attenzione, questa dichiarazione di non detenzione del televisore deve essere presentata annualmente, in quanto ha effetto soltanto per l'anno di riferimento.

4. Altro familiare intestatario di utenza elettrica con addebito del canone RAI

Cosa accade nell'ipotesi in cui un altro componente della famiglia anagrafica sia intestatario di un'altra utenza elettrica residente, in abitazioni diverse oppure anche nella stessa abitazione?

Tramite apposita dichiarazione si indica all'Agenzia delle Entrate su quale utenza elettrica deve essere addebitato il canone RAI.
Questa dichiarazione NON deve essere ripresentata annualmente, in quanto è efficace fino al momento in cui dovesse mutare la situazione di fatto.

5. Contratto di locazione e canone rai a carico del conduttore – ipotesi di esonero

Anche il conduttore /inquilino dell'appartamento concesso in locazione è tenuto al pagamento del canone RAI, se è in possesso di un televisore, tuttavia ci sono casi in cui è esonerato.

Casi di esonero del conduttore dal pagamento del canone RAI

Il conduttore è residente anagraficamente presso altro immobile dove il canone RAI viene addebitato nella bolletta di una persona che fa parte del suo stato di famiglia

Ad esempio lo studente universitario fuori sede ancora residente con i suoi genitori.
Lo studente deve inoltrare la dichiarazione di non detenzione (quadro B) con indicazione del codice fiscale del soggetto intestatario dell’utenza sulla quale viene addebitato il canone RAI (ad esempio il padre o la madre).

Proprietario di un’altra abitazione con contratto di energia elettrica per uso domestico residenziale e con addebito del canone RAI

Soggetto proprietario di prima casa, dove già viene addebitato il canone RAI, che acquista un altro immobile ad uso residenziale. In questo caso, non è necessario presentare nessuna dichiarazione all'agenzia delle entrate, per essere esonerati dal pagamento del canone.

Dall'esame di queste tabelle, è facile dedurre quali sono le ipotesi in cui è possibile chiedere il rimborso del canone RAI versato in eccedenza ovvero nelle ipotesi in cui non si sarebbe dovuto versare. Avete dieci anni di tempo per chiedere il rimborso, per specifica istanza all'agenzia delle entrate. Siamo a vostra disposizione per qualsiasi vertenza con l'Agenzia delle Entrate, in materia di canone RAI.

Vuoi chiedere una consulenza online ai nostri Avvocati?

legaleconsulenza.it pubblica migliaia di consulenze legali e articoli di approfondimento

cerca