Contratto di edizione recesso autore dopo tre anni dall'esaurimento dell'opera





Alla fine del 2017 ho firmato un contratto di pubblicazione con una casa editrice di un mio libro scritto in italiano.
Avendo realizzato a mie spese una sua traduzione in inglese, tra l'altro con alcune modifiche al testo vorrei auto pubblicarlo su Amazon o pubblicarlo con casa editrice straniera.

RISPOSTA

Generalmente, tutti i contratti di edizione prevedono una clausola contrattuale come la seguente:
“Qualunque utilizzo dell’Opera o di parti di essa, in qualsivoglia forma diversa dalla pubblicazione dell’Opera integrale su carta, ivi compresa la traduzione in una lingua straniera, dovrà essere esplicitamente richiesta e autorizzata per iscritto. Per qualunque tipo di Opera derivata da quella oggetto del presente contratto sarà necessario un ulteriore accordo tra Autore e Editore”.
Non puoi realizzare questo tuo progetto, in pendenza di questo contratto.



Il contratto però mi da facoltà di recedere da esso non dopo tre anni dalla firma ma dopo tre anni "dall'esaurimento dell'opera"

RISPOSTA

Con il contratto di edizione, l’Editore si impegna a pubblicare l’opera, entro un termine contrattualmente stabilito, mettendo un vendita un numero determinato di copie dell'opera letteraria. Il diritto di distribuzione dell'opera cartacea si esaurisce con il primo atto di vendita o di trasferimento ad altro titolo della proprietà all’interno di uno qualsiasi dei paesi membri della Comunità effettuato direttamente dal titolare del diritto, cioè l’autore.
Esaurimento del diritto ovvero esaurimento dell'opera, significa che i successivi atti di trasferimento di quelle specifiche copie dell’opera non saranno più soggetti ad autorizzazione da parte del titolare del diritto, cioè il suo autore.
L'autore può recedere dopo tre anni dal momento in cui ha ceduto all'editore il diritto di sfruttare economicamente l'opera.
Questo momento potrebbe anche coincidere con la firma del contratto di edizione (anzi, spesso coincide con il momento della firma del contratto di edizione).
Il referente normativo è l'articolo 17 della legge sul diritto d'autore (Legge 22 aprile 1941 n.633), così come modificata dal D.Lgs. 9 aprile 2003, n. 68, di attuazione della direttiva 2001/29/CE sul diritto d’autore e i diritti connessi nella società dell’informazione.



Vorrei sapere l esatto significato di questa espressione e se per caso con essa si intendesse la vendita da parte della casa editrice di tutte le copie (500) che essa aveva stampato e che non ho preso io.

RISPOSTA

Si intende il momento a partire dal quale l'autore ha esaurito il suo potere di autorizzare i successivi atti di trasferimento delle copie dell'opera: il momento in cui l'autore ha ceduto all'editore il diritto di sfruttare economicamente l'opera.
Non deve intendersi il momento in cui tutte le copie sono andate vendute al pubblico e quindi si deve eventualmente fare la ristampa.



Nel caso non potessi recedere dal contratto posso chiedere alla casa editrice di mettere su Amazon o altri siti analoghi la versione Inglese dell'opera?

RISPOSTA

Nulla ti impedisce di stipulare con l'editore un accordo supplementare che costituisca appendice del contratto di edizione originario; penso tuttavia che il triennio valido per il recesso sia ormai trascorso.
A disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti.

Fonti:

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