Donazione di denaro di modico valore





Dazione di denaro di modico valore e obbligo (eventuale) del donatario (alimenti)
Il codice civile non specifica quando la dazione di denaro sia da considerarsi di modico valore e quindi non richiede atto notarile ma che . "La donazione deve essere fatta per atto pubblico, sotto pena di nullità", a meno che non sia di modico valore ex art. 783 del codice civile, secondo cui "La donazione di modico valore che ha per oggetto beni mobili è valida anche se manca l'atto pubblico, purché vi sia stata la tradizione. La modicità deve essere valutata anche in rapporto alle condizioni economiche del donante". Il modico valore, pertanto, si determina in base ad un parametro oggettivo (il valore economico del bene) e ad uno soggettivo (la consistenza del patrimonio del donante)
Preciso che sopra enunciato è frutto di un "copia e incolla".

 

RISPOSTA

 

Direi che è frutto delle massime della corte di cassazione; a tal proposito vorrei citare anche la sentenza numero 18725 del 27 luglio 2017 della Corte di Cassazione, attraverso la quale i supremi giudici si sono pronunciati sulla possibilità di eseguire una donazione tramite bonifico, quindi in assenza di atto pubblico notarile.

Come si stabilisce il modico valore, secondo la più recente sentenza della Cassazione?

La legge non lo specifica chiaramente poiché il valore di una donazione si basa essenzialmente sulle condizioni economiche del donante e del donatario: se per entrambi la somma donata risulta consistente allora è necessario formalizzarla con un atto pubblico. Se, quindi, la donazione è di modico valore può avvenire anche tramite bonifico bancario.

Facciamo alcuni esempi: Briatore decide di donare 100.000 euro con bonifico bancario ad un suo dipendente addetto alla cucina del ristorante.

Si tratta di donazione di modico valore? Per Briatore probabilmente sì … per il dipendente assolutamente no! Quindi occorre l'atto pubblico.

Secondo esempio: Briatore decide di donare 100.000 euro a Cristiano Ronaldo con bonifico bancario. In questo caso non occorre l'atto pubblico giacché 100.000 euro sono una cifra di modico valore per entrambi, sia per il donante che per il donatario.

Tutto chiaro?



Ciò detto chi stabilisce se la dazione è di modico valore secondo i criteri dinanzi esposti?

 

RISPOSTA

 

Il giudice adito del tribunale civile, nel momento in cui il soggetto avente interesse giuridico, concreto ed attuale ad impugnare la donazione, procede in tal senso con atto di citazione.
Chi potrebbe avere interesse a far accertare la nullità della donazione per assenza di atto pubblico?
Ad esempio, il figlio del donante pretermesso dalla successione ereditaria, a causa di una donazione di denaro tramite bonifico, di valore piuttosto cospicuo!
Tanto premesso, prima di chiederci “chi stabilisce il modico valore”, dovremmo chiederci semmai “chi potrebbe mai contestare il modico valore”; perché, ad esempio, un uomo anziano senza moglie né figli, che ha perso i suoi genitori da diversi anni, nel momento in cui decidesse di donare 40.000 euro alla sua compagna … chi potrebbe mai avere titolo per impugnare questa donazione in quanto nulla?! Spero di essere stato sufficientemente concreto nel mio ragionamento.
Nessuno può affermare a priori se una donazione è di modico valore oppure meno.
Ragionevolmente, una donazione di importo pari al reddito annuale del donante e del donatario, certamente non può essere considerata di modico valore. Un impiegato guadagna in media 30.000 euro lordi annui: una donazione pari a quell'importo, di certo non è di modico valore, essendo il corrispettivo di un anno di sacrifici lavorativi!



Ed entra in gioco anche la valutazione del patrimonio del donatario?

 

RISPOSTA

 

ESATTO



Circa poi l'obbligo (EVENTUALE) degli alimenti il codice civile precisa" Il donatario non è tenuto oltre il valore della donazione tuttora esistente nel suo patrimonio"
Ove la dazione di denaro sia considerata donazione cosa si intende per valore tuttora esistente nel patrimonio del donatario e come può distinguersi il valore (residuo) della donazione in un dato momento dal patrimonio diciamo "proprio" del donatario? Ringrazio ed invio cordiali saluti

 

RISPOSTA

 

Facciamo un esempio: donazione di valore certamente non modico pari a 200.000 euro di titoli finanziari; ovvero una donazione di 200.000 euro in contanti, finalizzata alla sottoscrizione di buoni del tesoro.
Cosa dobbiamo intendere per valore tutt'ora esistente della donazione?
Il valore capitale oppure il valore fruttifero?
I giudici propendono per il valore fruttifero, a maggior ragione se l'importo donato è elevato come nell'esempio di cui al periodo precedente.
Il donatario sarà tenuto nei limiti della donazione oltre agli interessi maturati (capitale + interessi). E' evidente che il donatario non potrebbe eludere l'obbligo di mantenimento eccependo di avere già consumato tutto il denaro oggetto di precedente donazione …

A disposizione per chiarimenti.

Cordiali saluti.

Fonti:

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