Reati commessi dall'amministratore di condominio





Gentile avvocato, l'assemblea condominiale ha revocato l'amministratore di condominio e, da un approfondito esame della documentazione relativa alla precedente gestione condominiale, l'attuale amministratore ha dedotto che il suo predecessore avrebbe incassato tangenti dai fornitori.
Ogni anno, per la manutenzione ordinaria dell'ascensore condominiale, la ditta specializzata inviava all'amministratore una fattura di 1000 euro.
Sulla base della fattura di 1000 euro, l'amministratore chiedeva il pagamento ai condomini, in ragione dei millesimi.
Ottenuto il pagamento, la ditta specializzata inviata sistematicamente all'amministratore, uno storno fattura di 150 euro, per attestare la concessione di uno sconto, senza alcuna particolare motivazione.
La differenza pari allo sconto di 150 euro, non confluiva nella cassa condominiale, quale anticipo per ulteriori spese ordinarie, ma spariva dalla contabilità condominiale!
La pratica dello storno fattura è stata adottata anche dalla ditta che si occupava della pulizia delle scale e della manutenzione del giardino. Guarda caso, il fantomatico sconto per il quale la ditta emetteva lo storno fattura, era pari sempre al 15%.
E' evidente che il precedente amministratore chiedeva ai fornitori una tangente del 15%, tramite l'operazione dello storno fattura, pari ad uno sconto permanente che si intascava lui!
Quale reato ha commesso il precedente amministratore di condominio?

RISPOSTA

Considerate le modalità con le quali è stato commesso il reato, possiamo procedere con una querela per appropriazione indebita, reato previsto dall'articolo 646 del codice penale (“Chiunque, per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto, si appropria il denaro o la cosa mobile altrui di cui abbia, a qualsiasi titolo, il possesso, è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione da due a cinque anni e con la multa da euro 1.000 a euro 3.000”). Il nuovo amministratore presenterà la querela per appropriazione indebita, entro tre mesi dal suo insediamento e della scoperta della “pratica dello storno fatture” per nascondere la tangenti chieste ai fornitori condominiali, ai sensi dell'articolo 124 del codice penale.



Inoltre l'amministratore, quando chiedeva mensilmente il pagamento delle utenze, non allegava nessuna fattura enel alla richiesta inviata ai condomini.
Con il numero utenza indicato sulle fattura, abbiamo telefonato al servizio cliente dell'enel, per chiedere se risultavano utenze non pagate. La risposta è stata che non risultavano pagate le utenze dell'ultimo semestre nonostante, dall'esame della movimentazione del conto corrente condominiale, tutti i condomini avessero regolarmente e tempestivamente pagato la loro quota.
E' evidente che l'amministratore è fuggito via con il bottino, avendo incassato somme di denaro per pagare utenze condominiali, ma senza provvedere al versamento.
Anche in questo caso, quale reato avrebbe commesso l'amministratore?

RISPOSTA

Sempre lo stesso reato di appropriazione indebita.
Possono procedere con la querela, oltre al nuovo amministratore anche tutti i condomini truffati dal precedente amministratore.



Infine, in alcuni casi, ha inviato la fattura dell'utenza in copia, gonfiandola, ossia falsificandola ed incassando la differenza tra l'importo reale indicato in fattura e l'importo gonfiato indicato nella copia truffaldina. Stessa manovra è stata fatta anche per le fatture di lavori agevolati con la detrazione fiscale del 50%.
In estrema sintesi, per quali reati dobbiamo denunciare l'amministratore?
Restiamo in attesa di riscontro.
Grazie.

RISPOSTA

La falsificazione della fattura per utenze condominiali, configura i raggiri ed artifizi previsti dall'articolo 640 del codice penale: “Chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 51 a euro 1.032”.
In questo caso la querela dovrà essere presentata per il reato di truffa.



Abbiamo scoperto inoltre che venivano chiamate ditte specializzate per cambiare ingranaggi dell'impianto fotovoltaico presente sul lastrico solare, ma in realtà questi pezzi di ricambio non sono mai stati cambiati, è stata fatta una semplice manutenzione.
Ovviamente i compensi di queste ditte sono gonfiati in modo spropositato!

RISPOSTA

Anche in questo caso si tratta di una truffa.
E' evidente la collusione e l'ingiusto profitto anche per la ditta specializzata chiamata dall'amministratore, pertanto la querela per truffa riguarderà sia l'amministratore che la ditta specializzata.
A disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti.

Fonti:

Vuoi chiedere una consulenza online ai nostri Avvocati?

legaleconsulenza.it pubblica migliaia di consulenze legali e articoli di approfondimento

cerca