Obbligo degli alimenti e pagamento della retta della casa di riposo della zia

 

Questo approfondimento tematico contempla una fattispecie molto ricorrente: i nipoti in linea collaterale sono obbligati al pagamento della retta della casa di riposo dove alloggia la zia oppure lo zio, in stato di bisogno, senza coniuge (vedovo /vedova), senza fratelli (premorti rispetto allo zio/zia) né figli?

Indice:

1.Parenti obbligati agli alimenti, ordine di precedenza

In base a quanto stabilito dall'articolo 433 del codice civile la responsabilità di cura e sostegno economico spetta a fratelli e sorelle in vita (ultimo caso citato dal suddetto articolo al primo comma, numero 6).
All’obbligo di prestare gli alimenti sono tenuti, nell’ordine, secondo il grado di parentela e quindi di affezione:

  1. il coniuge;
  2. i figli, anche adottivi;
  3. i discendenti prossimi (in mancanza di figli; premorienza dei figli);
  4. i genitori;
  5. gli ascendenti prossimi (in mancanza dei genitori);
  6. gli adottanti;
  7. i generi e le nuore;
  8. il suocero e la suocera;
  9. i fratelli e le sorelle germani o unilaterali, con obbligo prioritario dei germani sugli unilaterali.

L'elencazione è tassativa pertanto i figli dei fratelli premorti, nei confronti del soggetto in stato di bisogno, non rispondono dell'obbligazione alimentare, tranne l'ipotesi in cui abbiano ricevuto in precedenza donazioni da parte dello zio/zia (zio/zia in stato di bisogno), ai sensi dell’art. 437 codice civile (in questo caso ne rispondono in prima battuta, ma nei limiti del valore della donazione). L'argomento è stato già trattato in una precedente consulenza pubblicata sul nostro sito web.

Per approfondire:

2.L'obbligo di assistenza riguarda parenti non espressamente indicati dall'articolo 433 del codice civile?

La domanda che spesso ci facciamo è la seguente: nel caso in cui tutti i fratelli e le sorelle della zia siano premorti alla stessa (oppure nell'ipotesi in cui la zia non abbia mai avuto fratelli o sorelle) l'obbligo alimentare ricade anche nei confronti dei soggetti con grado di parentela ulteriore (ossia tutti i nipoti figli dei fratelli e delle sorelle) anche se il codice civile non menziona espressamente questo grado di parentela tra gli "Obbligati"?
La risposta è assolutamente no!
L'articolo 433 del codice civile non può essere interpretato con questo parametro di elasticità, poiché l'indicazione dei soggetti obbligati è tassativa.
I nipoti non sono indicati tra i soggetti obbligati agli alimenti nei confronti dello zio o della zia in stato di bisogno.

Per approfondire:

3.La rappresentazione non ha nulla a che vedere con l'obbligo degli alimenti

Non facciamo confusione con l'istituto della rappresentazione ereditaria, nell'ipotesi di fratello premorto rispetto al de cuius (artt. 467 e seguenti del codice civile; in caso di fratello premorto rispetto al de cuius, per rappresentazione ereditaria, il figlio del fratello eredita la quota che sarebbe spettata a suo padre).
Abbiamo la rappresentazione in linea retta ed il linea collaterale. In caso di discendenti del fratello premorto del de cuius, parliamo di rappresentazione in linea collaterale.
In caso di discendenti del figlio premorto rispetto al suo genitore – de cuius, parliamo di rappresentazione in linea retta.
Affinché non si faccia confusione tra la rappresentazione che regola la successione ereditaria e gli obblighi alimentari, consiglio di leggere con attenzione la seguente consulenza.

Per approfondire:

4.Considerazioni conclusive

Se il codice civile non menziona i nipoti … significa che i nipoti non sono obbligati!
Nota bene: al numero 2 l'articolo 433 I comma prevede quanto segue, a proposito dei soggetti obbligati: “i figli, anche adottivi, e, in loro mancanza, i discendenti prossimi”.
Al numero 6, sempre della stessa norma, indica semplicemente i fratelli, senza aggiungere il seguente lessema … “e, in loro mancanza, i discendenti prossimi”.
“Ubi lex voluit dixit, ubi noluit tacuit” (dove la legge volle parlò, dove non volle tacque).

Ovviamente i nipoti, non avendo alcun obbligo di assistenza nei confronti della zia, non avranno nemmeno alcuna voce in capitolo, quando si dovranno prendere decisioni fondamentali come quella di ricoverarla presso una RSA, nel caso in cui la stessa non sia in grado d'intendere e di volere. Il presente focus affronta il tema degli obblighi di natura giuridica nei confronti dello zio o della zia, fermo restando che gli obblighi morali che discendono dall'etica di ciascuno di noi, non riguardano gli aspetti di diritto di competenza di un avvocato.

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